La svolta di Cometa, il fondo diventa attivista: solo investimenti etici
di Rita Querzè
Corriere della Sera, 10 luglio 2022
Cometa è il fondo pensione dei metalmeccanici, il più grande fondo italiano di categoria. Primo per risorse gestite: oltre 13 miliardi di euro. Primo per numero di aderenti: 450 mila. Nell’epoca dell’impazienza, i capitali di Cometa sono rimasti investiti in questi anni con la pazienza di chi vuole garantire un buon rendimento ai propri iscritti, senza cedere a speculazioni di breve periodo. E il risultato è stato raggiunto: rischio contenuto abbinato a un rendimento che ha sistematicamente superato la rivalutazione del tfr. Ora però Cometa ha fatto un salto di qualità. Il consiglio di amministrazione ha deliberato nelle scorse settimane una nuova policy dettagliata sulla qualità degli investimenti da effettuare e soprattutto l’impegno a votare nelle assemblee delle aziende di cui Cometa possiede pacchetti azionari. D’ora in avanti, Cometa non terrà più conto soltanto di rischio e rendimento ma anche dell’impatto sociale e ambientale del capitale mobilitato. “Non solo aumenteremo progressivamente la qualità in termini di sostenibilità dei nostri investimenti finanziari – spiega il presidente, l’economista Riccardo Realfonzo – ma ci siamo anche impegnati a votare nelle assemblee societarie per affermare valori avanzati in termini di modello sociale, ambientale e di governance”.
Si tratta del primo fondo pensione in Italia ad adottare una politica complessiva di questo tipo. Il punto è: come si trasforma una generale intenzione - orientare gli investimenti in modo etico - in parametri e criteri di valutazione da applicare alle singole situazioni caso per caso? “Il nostro faro è il contratto di lavoro dei metalmeccanici”, risponde Realfonzo. “Sotteso a questo accordo c’è un modello sociale avanzato, che è stato condiviso tra le parti, frutto di una dialettica e di un confronto costante da decenni. I pilastri sono la parità di trattamento tra uomini e donne, il lavoro “buono” e stabile, che tutela le persone e garantisce salari adeguati e un modello di welfare, il rispetto dell’ambiente, una governance trasparente”. “Cometa ha sempre posto attenzione ai parametri Esg, environmental, social e governance. È stato il primo fondo nel 2010 a fare propri i principi per gli investimenti responsabili dell’Onu”, continua Realfonzo. “Abbiamo promosso cordate di investitori internazionali contro la deforestazione, per la biodiversità, per limitare l’uso della plastica, per il benessere dei lavoratori. Era arrivato il momento di andare oltre. Così il cda ha approvato tre documenti per definire la sua politica di impegno e di voto all'interno delle aziende in cui investe. Possediamo pacchetti azionari rilevanti in società italiane e straniere, e abbiamo già cominciato a intervenire nelle assemblee delle aziende in cui investiamo, orientando il nostro voto in base ai valori condivisi in quello che resta il settore trainante dell’economia italiana”.
Cometa ha investimenti importanti nelle più grandi realtà d’impresa italiane, come ad esempio Intesa Sanpaolo o Enel (in ciascuna il fondo ha investito 3,5 milioni di euro).
Avete già cominciato a prendere le distanze dalle decisioni o dalle politiche di qualche azienda? “Abbiamo esordito nell’esercizio del diritto di voto partecipando a sei assemblee (Intesa Sanpaolo, Enel, Poste italiane, Recordati, Diasorin, Nexi) con voto favorevole su specifiche delibere in linea con i nostri valori in tema di pari opportunità”.
“Per continuare il nostro lavoro ed esaminare le documentazioni assembleari, abbiamo pubblicato un avviso su Financial Times e Sole 24 Ore al fine di individuare un advisor. Ora stiamo procedendo alla selezione”. Certo, la probabilità che in futuro Cometa si trovi di fronte a realtà che disinvestono sulla sicurezza sul lavoro, tornano a fonti energetiche fossili o investono in realtà in via di sviluppo senza assicurare il giusto trattamento del lavoro esiste… “Siamo pronti a votare di conseguenza. In particolare, abbiamo previsto una procedura di escalation”, spiega Realfonzo. “Ogni volta che avremo a che fare con aziende che operano in modo contrario ai nostri principi per prima cosa manifesteremo formalmente la nostra contrarietà. Quindi procederemo al voto contrario. Infine, se nulla cambia, disinvestiremo”.
Il fatto che investitori come Cometa orientino lo loro bussola verso un Nord fatto di principi etici, rispetto dell’ambiente e delle persone, può migliorare la società. Il problema è che su 220 miliardi di euro gestiti dalla previdenza complementare italiana, solo il 3-4% viene investito nelle imprese italiane. “Strumenti potrebbero essere messi in campo per favorire l’investimento del risparmio pensionistico italiano all’interno del Paese, ma la politica finora non ha dedicato attenzione a questo dossier” – osserva Realfonzo. “Noi andiamo avanti per la nostra strada. Di intesa con i delegati e le parti istitutive del Fondo, vogliamo assicurare ai nostri iscritti non solo sicurezza e buoni rendimenti, ma anche che i loro risparmi siano utilizzati per promuovere un modello sociale avanzato, un futuro sostenibile per l’ambiente, l’economia e le persone”.