Radio Anch'io intervista Realfonzo sul DEF
Rai Radio 1, 11 ottobre 2018
[ASCOLTA L'INTERVISTA]
"dissento da quello che gli economisti americani chiamano mainstream, il comune modo di pensare della maggioranza. La nuova generazione di economisti, purtroppo, è fatta di conformisti" (Augusto Graziani)
Speciale tg economia. Intervista a Riccardo Realfonzo
Speciale Tg Economia
Intervista a Riccardo Realfonzo sul DEF presentato dal Governo
6 ottobre 2018
[GUARDA IL VIDEO]
Intervista a Riccardo Realfonzo sul DEF presentato dal Governo
6 ottobre 2018
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Napoli, il Comune al fallimento. Il Mattino intervista Riccardo Realfonzo
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di Paolo Barbuto
Il Mattino, 6 ottobre 2018
di Paolo Barbuto
Il Mattino, 6 ottobre 2018
Ecco chi da sinistra plaude al DEF targato Di Maio-Salvini
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di Luigi Pereira
Start Magazine, 28 settembre 2018
[LEGGI QUI]
di Luigi Pereira
Start Magazine, 28 settembre 2018
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Def, poca crescita e debito in aumento: gli effetti della manovra Lega-M5S
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di Riccardo Sorrentino
Il Sole 24 Ore, 2 ottobre 2018
Il Sole 24 Ore, commentando il dibattito, scrive:
Per i politici, tutti, il discorso è molto semplice. Vivono una cultura - molto comoda perché invita a non chiedersi, di fronte a una misura fiscale: “Quanto costa?” - in cui aumentare il deficit significa comunque stimolare la crescita: un’impostazione detta keynesiana ma in realtà legata al nome dell’economista svedese Gunnar Myrdal e poi sviluppata da diverse correnti eterodosse postkeynesiane. In questa prospettiva, per esempio, Riccardo Realfonzo su economiaepolitica.it ha salutato la manovra («al netto delle perplessità sulla qualità») registrando «il tentativo di una soluzione di discontinuità con l’austerity del passato». Dove austerity significa anche la riduzione del disavanzo degli anni passati, in gran parte legata però alla riduzione della spese per interesse determinato dal quantitative easing della Bce e quindi non restrittiva.
di Riccardo Sorrentino
Il Sole 24 Ore, 2 ottobre 2018
Il Sole 24 Ore, commentando il dibattito, scrive:
Per i politici, tutti, il discorso è molto semplice. Vivono una cultura - molto comoda perché invita a non chiedersi, di fronte a una misura fiscale: “Quanto costa?” - in cui aumentare il deficit significa comunque stimolare la crescita: un’impostazione detta keynesiana ma in realtà legata al nome dell’economista svedese Gunnar Myrdal e poi sviluppata da diverse correnti eterodosse postkeynesiane. In questa prospettiva, per esempio, Riccardo Realfonzo su economiaepolitica.it ha salutato la manovra («al netto delle perplessità sulla qualità») registrando «il tentativo di una soluzione di discontinuità con l’austerity del passato». Dove austerity significa anche la riduzione del disavanzo degli anni passati, in gran parte legata però alla riduzione della spese per interesse determinato dal quantitative easing della Bce e quindi non restrittiva.
DEF, una salutare discontinuità sulla finanza pubblica
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di Riccardo Realfonzo
economiaepolitica.it, 28 settembre 2018
[leggi qui]
di Riccardo Realfonzo
economiaepolitica.it, 28 settembre 2018
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Economia 24: confronto tra Riccardo Realfonzo e Nicola Rossi
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Rainews 24, 27 settembre 2018
Tante promesse e poche risorse
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Radio articolo 1 intervista Riccardo Realfonzo. La sintesi di Rassegna Sindacale
21 settembre 2018
[Leggi qui]
Radio articolo 1 intervista Riccardo Realfonzo. La sintesi di Rassegna Sindacale
21 settembre 2018
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Le indiscrezioni sulla manovra economica. Radio Inblu intervista Riccardo Realfonzo
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Radio Inblu 6 settembre 2018
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