www.economiaepolitica.it, 5 maggio 2015
Ho accettato, insieme all'intera redazione di economiaepolitica.it di cui sono direttore, di firmare l'appello proposto da 42 reti di associazioni studentesche di 19 paesi del Mondo (Argentina, Austria, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, India, Inghilterra, Israele, Italia, Nuova Zelanda, Scozia e Stati Uniti) a favore della pluralità della ricerca e dell’insegnamento nell’economia politica (A global student call for pluralism in economics). Si tratta di una iniziativa importante perché è sempre più necessario arginare l’influenza del mainstream neoclassico-liberista che continua a fornire una giustificazione culturale alle politiche di austerità in Europa e in generale alle politiche conservatrici nel Mondo. E ciò nonostante i limiti analitici evidenti dell'approccio neoclassico tradizionale e nonostante il fallimento delle politiche conservatrici. Gli studenti che propongono l'appello correttamente vedono il loro futuro messo a rischio dalla diffusione di interpretazioni erronee del funzionamento del sistema economico e da politiche economiche che difendono interessi di minoranze. Insieme alla redazione di economiaepolitica.it mi auguro che questo appello possa fornire un piccolo contributo alla rivisitazione delle politiche liberiste e possa favorire la diffusione di un maggiore pluralismo nelle accademie mondiali, anche attraverso un cambiamento nelle metodologie di valutazione della ricerca, che tendono a premiare quanti pubblicano sulle riviste più ortodosse.