10 miliardi, a chi li do? Il Foglio intervista Riccardo Realfonzo

10 miliardi, a chi li do?
Girotondo d'opinioni sulla manovra Renzi. Il Foglio intervista Riccardo Realfonzo
a cura di Marco Valerio Lo Prete
Il Foglio, 12 marzo 2014

"La diminuzione dell’Irpef – generando un aumento dei consumi – avrebbe un immediato impatto positivo sulla domanda interna di entità quasi pari a quella della manovra, cioè 10 miliardi se gli annunci dell’esecutivo saranno confermati, quindi va preferita rispetto allo sgravio dell’Irap sulle imprese. Ai fautori di quest’ultima ipotesi faccio notare invece che non c’è nessuna certezza che l’alleggerimento dell’Irap si trasformi in una riduzione dei prezzi delle nostre esportazioni, oppure in un reinvestimento dei maggiori profitti ottenuti. Meglio quindi concentrare le risorse sulla riduzione dell’Irpef, non abbassando le aliquote perché questo riguarderebbe tutti, anche i redditi maggiori, e a parità di risorse avrebbe perciò un impatto minimo: i 10 miliardi vanno usati per aumentare le detrazioni sui redditi più bassi".
"Gli effetti positivi dell’alleggerimento fiscale, però, non sono assicurati. Dipenderanno da come verrà affrontato il problema delle coperture. Se a fronte dei 10 miliardi di sgravio fiscale si procederà con tagli della spesa pubblica di pari entità, l’effetto recessivo di questa seconda scelta potrebbe annullare del tutto quello propulsivo generato dalla riduzione delle tasse. Se pensiamo di finanziare riduzioni della pressione fiscale con tagli di spesa, dentro i vincoli europei sui conti pubblici, gli effetti possono essere trascurabili o addirittura recessivi. Insomma, non è possibile procedere con gli avanzi primari per rispettare il vincolo europeo sul deficit. Altrimenti si vanifica tutto".