"dissento da quello che gli economisti americani chiamano mainstream, il comune modo di pensare della maggioranza. La nuova generazione di economisti, purtroppo, è fatta di conformisti" (Augusto Graziani)
Realfonzo sulle dimissioni di Narducci
La posizione di Riccardo Realfonzo sulle dimissioni di Narducci
La Repubblica Napoli, 20 giugno 2012
di Roberto Fuccillo
«NON voglio fare polemiche, ho grande dispiacere per queste dimissioni e grande stima per l’ex assessore Narducci». Ecco servito anche il rammarico di Riccardo Realfonzo. Non è un assessore qualunque. La goccia che fatto traboccare il vaso di Narducci fu proprio lo scontro di un mese fa sul bilancio, e la posizione di Realfonzo, molto attenta alla nota della Corte dei Conti, venne omologata a quella di Narducci, anzi l’assessore al Bilancio venne considerato in uscita prima ancora dell’ex giudice. Lo stesso Realfonzo non nasconde che Narducci «nella lettera fa riferimento a una serie di passaggi di quest’anno sui quali spesso ci siamo trovati sulla stessa posizione. Lui poi ha deciso di dimettersi e prendere questa strada. Io al momento continuo a lavorare nella maniera più seria che posso».
Si intravvede una difficoltà, anche se Realfonzo dribbla le voci di una sua uscita dalla giunta: «Ascolto queste cose, le leggo sui giornali. Per quanto mi riguarda vado avanti con serietà facendo il mio lavoro. Sono al servizio della città e finché la città mi chiederà di fare questo lavoro continuerò a farlo. C’è stato un dibattito intenso per l’approvazione del bilancio e le mie proposte alla fine sono passate e il sindaco le ha apprezzate e sostenute».
Per chi ha in mente come il sindaco abbia sostenuto che Narducci ad esempio avesse sottoscritto le decisioni su Romeo, non è un bel segnale. Ma è anche vero che de Magistris ribadisce che prima di un giro di deleghe è in programma l’approvazione del bilancio. Come è ovvio Realfonzo resterà al suo posto fino a questo passaggio cruciale, una rottura prima sarebbe un harakiri per la giunta. Peraltro lo stesso de Magistris calca la mano, nelle sue dichiarazioni, sulle dimissioni, inattese, di Narducci. Un modo per evitare di essere dipinto come un mangiafuoco intento solo a tagliare i fili dei suoi assessori. Tutto sommato i due potrebbero marciare verso una separazione consensuale, senza gli stracci volati con Narducci.
Ne è forse un segno anche il fatto che Realfonzo si allinea al sindaco sulla materia discussa ieri al Quirinale: «Il governo deve sostenere Napoli, prendere atto che è stata pessimamente ammini-strata nel passato e che deve essere sostenuta nel suo piano di rilancio ». Se una incertezza resta è proprio nell’iter consiliare del bilancio. Se ne doveva parlare ieri, ma l’attesa del ritorno del sindaco da Roma e le richiesta di chiarimenti sul caso Narducci hanno indotto ad aprire la discussione salvo rimandare però il grosso alla seduta di domani: se non ci saranno accordi sulla limitazione degli emendamenti (ce ne sono già circa 350 depositati, ma c’è tempo fino a domani) si rischia lo slittamento alla settimana prossima.