Dichiarazioni di Riccardo Realfonzo raccolte dall'Ansa
10 agosto 2013
Il bilancio di previsione 2013 del Comune di Napoli approvato dalla Giunta de Magistris conferma le previsioni negative. I
napoletani vedranno portate ai massimi le tasse locali, a cominciare
dall'addizionale IRPEF e dall'Imu. Molto forti gli aumenti registrati anche
dalla Tares - ai massimi d'Italia - e dalle tariffe dei servizi comunali.
L'economia cittadina registrerà un ulteriore, grave contraccolpo come effetto
di questi aumenti, che sono il prodotto di una amministrazione del tutto
inefficiente. De Magistris riesce ad evitare il dissesto e a tenere aperti gli
uffici comunali esclusivamente grazie agli oltre 300 milioni di crediti già
ottenuti dal governo, a seguito dei decreti 174 del 2012, che disciplina gli
aiuti ai Comuni in predissesto, e 35 del 2013, che concerne il pagamento dei
debiti della pubblica amministrazione. Aiuti questi che però stanno facendo
incrementare la posizione debitoria del Comune e prefigurano nuovi futuri
prelievi dalle tasche dei napoletani. Il colmo è che, in questa drammatica
situazione, il sindaco e i suoi assessori anziché rimboccarsi le maniche per
riformare la macchina comunale e portare finalmente a compimento le riforme già
programmate due anni or sono, preferiscono scaricare responsabilità sul passato
e fornire un quadro della realtà economico-finanziaria del Comune del tutto
privo di fondamento amministrativo.