E Realfonzo si schiera: sosterrò De Magistris, ci tira fuori dalla palude

E Realfonzo si schiera: sosterrò De Magistris, ci tira fuori dalla palude
di R.P.
Corriere del Mezzogiorno, 1 marzo 2011

Riccardo Realfonzo, l’economista ed ex assessore al bilancio del Comune di Napoli, autore del libro Robin Hood a Palazzo San Giacomo, fa outing. Sosterrà Luigi de Magistris.
E perché non un Prefetto come Morcone?
È difficile commentare, anche perché non siamo nemmeno certi di non trovarci di fronte a una ennesima boutade. Ma, francamente, dopo la prova amministrativa disastrosa di questi anni e la triste vicenda delle primarie, ci aspettavamo una assunzione di responsabilità da parte del Pd. Una candidatura eccellente o magari un passo indietro. E, invece, la sensazione è che per salvare l’unità del partito, si sia fatto un gran lavoro per trovare un compromesso al ribasso, che metta d’accordo il Pd locale, dilaniato com’è dal conflitto tra bassoliniani e antibassoliniani. Ebbene, pare che questo tentativo si spinga addirittura sino al punto di indicare come candidati figure magari anche dignitose, e dal curriculum non trascurabile, ma del tutto sconosciute ai napoletani e prive di una qualsiasi immagine e profilo politico.
Per lei l'alternativa è De Magistris?
Mi pare evidente che, nella palude della politica partenopea, l’unico vero segnale positivo venga dalla disponibilità a candidarsi di Luigi de Magistris. Credo che si tratti di una occasione che la società civile napoletana non possa farsi sfuggire. Quella di De Magistris si presenta, infatti, come una candidatura autorevole e credibile, in grado di riunificare il centrosinistra e riaccendere le speranze dei cittadini.
Comunque un magistrato.
Mi pare che finché tutta la coalizione esortava Raffaele Cantone a scendere in campo nessuno avesse espresso perplessità nel candidare un magistrato. In ogni caso, io penso che la vicenda professionale di de Magistris, come magistrato, e più recentemente la sua vicenda politica, come europarlamentare e presidente della commissione di controllo del bilancio europeo, forniscano garanzie sul fatto che con lui sarebbe finalmente affrontata il più grave problema che ha afflitto la politica cittadina: la “questione morale”. Con de Magistris le vecchie pratiche clientelari andrebbero finalmente in soffitta. E penso che di questo sarebbero consapevoli anche tantissimi elettori del Pd e forse anche quei pezzi della nomenclatura locale del Pd che sono stufi dei continui compromessi al ribasso.
Sta dicendo che con Morcone rappresenta la vecchia politica?
Io non metto in discussione il curriculum di Morcone, ma il punto è che non siamo in presenza di un personaggio pubblico che mette in gioco la sua storia, come sarebbe stato il caso di una Lucia Annunziata o di un Raffaele Cantone. Qui saremmo in presenza di una candidatura nata da una operazione politica discutibilmente compromissoria, e che dovrebbe fare sempre i conti con le pressioni del vecchio sistema che non intende mollare. Insomma, non abbiamo garanzie che la stagione della politica clientelare venga definitivamente archiviata. Al contrario, de Magistris è da anni in prima fila per la battaglia della legalità. E i cittadini lo hanno compreso, se è vero che alle europee è stato il secondo più votato d’Italia, dopo Berlusconi. Insomma, si tratta di una figura in grado di raccogliere intorno a sé le forze positive della città e dare vita a un progetto amministrativo all’insegna della buona amministrazione, del rigore nel pubblico per la difesa del pubblico, del progresso, della solidarietà. Aprendo a un salutare ricambio della classe dirigente.