Bilancio approvato in Giunta. Ho fatto il mio dovere

Ieri 27 marzo è stata approvata in Giunta la mia proposta di bilancio di previsione del Comune di Napoli per il 2009.

Sono passati appena 80 giorni dal mio insediamento, ai primi di gennaio. In questi mesi abbiamo lavorato in condizioni che non esito a definire estreme. Ci siamo trovati di fronte alla più grave crisi dal dopoguerra ad oggi, che a Napoli e al Sud, ancor più che nel resto d'Italia, distrugge ogni giorno posti di lavoro e redditi, e quindi deprime le entrate fiscali. Abbiamo dovuto intervenire in un quadro di politica economica palesemente ostile, nel quale il Governo Berlusconi non solo è apparso incapace di approntare interventi all'altezza della crisi, ma ha pure imposto tagli pesantissimi e indiscriminati agli enti locali. Eppure, nonostante queste avversità, siamo riusciti a portare in Giunta un bilancio previsionale serio, rigoroso, che segna una svolta rispetto al passato sul piano della gestione finanziaria, che garantisce le fasce sociali più deboli e che imprime un'accelerazione sui versanti dell'efficienza della macchina amministrativa e del miglioramento dei servizi pubblici ai cittadini.

Dopo che il governo Berlusconi ci ha costretti ad aumentare in modo secco anziché graduale la TARSU - la tassa sui rifiuti - fino al 100 percento del costo del servizio, abbiamo compiuto ogni sforzo per impedire almeno che questa nefasta decisione si caricasse sulle spalle dei cittadini meno abbienti. Rispetto all'anno scorso, abbiamo pertanto accresciuto di ben 18 volte i rimborsi della tassa a favore delle fasce sociali più deboli. In una fase di drammatico calo dei redditi, e quindi anche delle entrate del Comune, siamo riusciti non solo a evitare tagli ai servizi fondamentali, ma abbiamo anche provveduto a incrementare rispetto all'anno passato le spese relative ai servizi sociali, alla tutela del verde pubblico e alla manutenzione delle strade.

Siamo per giunta riusciti a individuare le risorse per la stabilizzazione di 250 maestre, e a disporre un piano triennale di assunzione di giovani competenti e qualificati.

Le risorse le abbiamo individuate attraverso l'avvio di un rigoroso monitoraggio della macchina amministrativa, al fine di eliminare gli sprechi e di valorizzare le capacità. Abbiamo ridotto le spese di gestione del personale ed abbiamo dato inizio a un intenso programma di razionalizzazione dei costi delle partecipate: l'obiettivo è dimostrare che le aziende pubbliche possono operare meglio delle aziende privatizzate, con tariffe più basse e con servizi almeno equivalenti.

Confermo quanto anticipato nelle scorse settimane: manterremo le aziende partecipate in mano pubblica, difenderemo la gestione totalmente pubblica del servizio idrico integrato, e ridurremo i componenti dei Consigli di amministrazione delle partecipate, al fine di ridurre gli sprechi.
Su tutti questi aspetti sono davvero lieto che vi sia oggi un diffuso consenso politico nei confronti di linee di indirizzo che ho portato avanti in questi anni, in tutta la mia attività accademica e di studio, ben prima di assumere l'incarico di assessore.

Non so come andrà in Consiglio comunale. So solo che tre mesi fa, nel mezzo di una grave crisi politica, mi venne chiesto di mettere a disposizione le mie competenze per riuscire a portare a termine il bilancio. Grazie all'eccezionale impegno del mio staff, siamo riusciti in un'impresa che definire ostica è un eufemismo. Portiamo dunque in Consiglio un bilancio previsionale anti-crisi, finalmente rigoroso sul piano finanziario ma in grado al tempo stesso di salvaguardare i cittadini più deboli e di dare un impulso positivo alla erogazione dei servizi pubblici fondamentali. Il mio dovere di fronte ai miei concittadini io l'ho fatto.