La scomparsa della questione meridionale dal dibattito pubblico italiano, culminata con la riforma del Titolo V della Costituzione che ha eliminato ogni riferimento al Mezzogiorno, si è accompagnata ad un ulteriore aggravamento del dualismo economico del Paese. Sono sempre più urgenti momenti di riflessione pubblica che - mettendo a confronto studiosi, politici, esponenti della società civile, alla luce della più recente letteratura scientifica sul meridionalismo - giungano ad elaborare proposte per una nuova politica di sviluppo per il Mezzogiorno. Punto di partenza non può che essere l'individuazione dei limiti delle politiche economiche e sociali che sono state implementate in questi anni, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, spesso sotto l'influsso di una ideologia che ha pervaso anche parte delle forze progressiste all'insegna della presunta necessità di esaltare il ruolo del mercato e ridimensionare sempre e comunque l'intervento pubblico. Ora si tratta di individuare i caratteri di una nuova strategia che, chiudendo qualsiasi spazio ad involuzioni separatiste, punti al rigore nelle responsabilità amministrative e politiche oltre che alla difesa e al rilancio degli asset strategici pubblici, riportando al centro i temi della gestione pubblica dei servizi fondamentali (in primo luogo le risorse idriche), nonché le questioni delle politiche industriali, della solidarietà sociale e della qualità del lavoro.
Relazione
Riccardo Realfonzo
(economista, Università del Sannio, e Assessore alle Risorse Strategiche del Comune di Napoli)
Modera
Carlo Iannello (giurista, Seconda Università di Napoli)
Intervengono
Rosario Patalano (economista, Università di Napoli “Federico II”)
Luca Bianchi (Vicedirettore della Svimez)
Massimo Brancato (Segretario Fiom-CGIL Napoli)
Sergio Marotta (giurista, Università Suor Orsola Benincasa)
Gerardo Marotta (Presidente dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici), Enzo Amendola (Coordinatore RED Campania), Emiliano Brancaccio (economista, Università del Sannio), Giuseppe Comella (Presidente delle Assise di Palazzo Marigliano), Salvatore D'Acunto (economista, Seconda Università di Napoli), Guido D'Agostino (Presidente dell'Istituto Campano per la Storia della Resistenza), Nino Daniele (Sindaco di Ercolano), Peppe De Cristofaro (Coordinatore Movimento per la Sinistra Campania – Sinistra e Libertà), Gigi De Falco (Presidente Italia Nostra Campania), Antonio Di Gennaro (agronomo), Emilio Esposito (ingegnere gestionale, Università di Napoli “Federico II”), Andrea Geremicca (Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa), Francesco Saverio Lauro (Coordinatore di “Giustizia e Libertà”, Napoli), Giovanni Laino (urbanista, Università di Napoli “Federico II”, e Associazione quartieri spagnoli), Alberto Lucarelli (giurista, Università di Napoli “Federico II”), Maurizio Mascoli (Segretario Fiom-CGIL Campania), Eugenio Mazzarella (filosofo, Università di Napoli “Federico II”, e Camera dei Deputati), Luigi Mascilli Migliorini (storico, Università degli Studi L'Orientale, e "Sinistra svegliati"), Enzo Morreale (Presidente Comitato Civico S. Giovanni a Teduccio), Vito Nocera (Capogruppo di Rifondazione Comunista, Regione Campania), Tullio Pironti (Editore), Raffaele Porta (Università di Napoli “Federico II”), Luca Rossomando (Napoli Monitor), Marco Savarese (Meetup di Beppe Grillo), Francesca Stroffolini (economista, Università di Napoli “Federico II”), Massimo Villone (giurista, Università di Napoli “Federico II”), Salvatore Vozza (Sindaco di Castellammare di Stabia), Lorenzo Zoppoli (giurista, Università di Napoli “Federico II”, e Associazione Etica Pubblica).
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